Non compatibile

Forse non è elegante dire “noi lo avevamo detto”, ma noi lo avevamo detto: l´improvvisazione (e l´arroganza) di cui hanno dato prova Polverini e Alemanno non ci avrebbe portato da nessuna parte. Dopo mesi di proteste e appelli il ministro dell’Ambiente ha proposto un accordo di programma e un piano rifiuti che prevede il miglioramento della raccolta differenziata e il potenziamento del recupero dei rifiuti raccolti. Nel frattempo viene prorogata oltre il 30 giugno la chiusura della discarica di Malagrotta, che in ogni caso ”avverrà entro la fine di quest’anno”. Clini ha poi stabilito che il Prefetto Pecoraro “abbia un mandato più ampio, in maniera tale di poter esplorare siti ulteriori per una discarica dove va soltanto il rifiuto trattato e una quantità molto ridotta rispetto al complesso dei rifiuti”. Questo perché, sostiene il ministro, “nella fase di individuazione dei siti per la discarica transitoria in vista della chiusura di Malagrotta sono emerse problematiche rappresentate da due pareri negativi: quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per Corcolle e quello dell’Autorità di bacino del fiume Tevere che ha osservato che Corcolle, Riano e Pian dell’Olmo sono esposti a un importante rischio idrogeologico, dal momento che è stata rilevata la presenza di sorgenti lineari, corsi d’acqua affioranti e scarsa presenza di barriere necessarie per la sicurezza delle discariche”. Per questo motivo la scelta dei siti fatta da Pecoraro, sulla base della relazione della Regione, si dimostra “non compatibile, fatta salva la preventiva ed effettiva realizzazione di fattibilità, stabilità, e convenienza anche economica di barriere impermeabili ingegnerizzate idonee a superare nel lungo termine qualsiasi ipotesi di eventi tali da pregiudicare la qualita’ dell’ambiente nelle aree limitrofe con danni alla salute dell’uomo”. Tradotto, per utilizzare quelle aree si dovrebbero spendere milioni di euro che non ci sono.
Certo, non pensiamo che la questione sia chiusa e l´attenzione deve restare alta. La guerra contro l´ignoranza e l´avidità non è vinta ma la battaglia di oggi può darci nuova fiducia.
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