38 angeli custodi

Eccoli sono arrivati. E’ tutto nero su bianco. E’ tutto alla luce del sole.
I giochi sono stati svelati: fosche pianificazioni dissolte grazie all’interrogazione di 38 parlamentari del PD, presentata dalla on. Donatella Ferranti.
Inoltre un’accurata descrizione di tutti i passi svolti e che si vogliono intraprendere per creare a Quadro Alto e a Corcolle quello che è diventato il sito di Chiaiano, un disastro ambientale.
Tante domande sono quelle presentate che attendono risposte precise, questa volta rivolte anche al Ministero dell’Interno, ovvero al firmatario dell’incarico al Prefetto Pecoraro per la risoluzione del problema rifiuti di Roma.
E le proposte del PDL sulla discarica di Riano quali sono? Ah è vero, sono quelle della Polverini e di Alemanno.
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-01395
presentata da DONATELLA FERRANTI
martedì 6 marzo 2012, seduta n.598
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare, il Ministro dell’interno, il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere –
premesso che:
con l’interrogazione del 26 ottobre 2011, era stata richiesta al Presidente del Consiglio dei ministri e al
Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare una circostanziata informativa sull’idoneità del
sito di Riano quale sito di discarica alternativa a Malagrotta, sollecitando una verifica sulla legittimità
dell’ordinanza prefettizia che aveva individuato detto sito;
nei giorni scorsi la procura della Repubblica di Roma ha formalizzato l’apertura di un procedimento penale
sull’individuazione del sito di Riano; falso materiale e ideologico il reato ipotizzato: segnatamente, sarebbero
state alterate le distanze tra il sito e le abitazioni per ricondurle nei limiti di legge; le attuali cave di tufo non
sarebbero dismesse; la falda acquifera sarebbe riportata come di scarsa entità mentre è il principale
approvvigionamento di tutta l’area circostante; gli asseriti emungimenti sperimentali della falda non
sarebbero stati effettuati; tra l’altro il sito sarebbe localizzato all’interno di un’area definita ai sensi dell’articolo
23 tab B punto 4.8.2 delle norme del PTPR «paesaggio naturale di continuità» ove non è consentita la
realizzazione di nuove discariche;
nell’ordinanza del 6 settembre 2011, con la quale il prefetto di Roma veniva nominato commissario
straordinario per il superamento della situazione di emergenza ambientale legata alla gestione dei rifiuti,
veniva disposto che il prefetto si sarebbe avvalso del supporto di due esperti «di chiara fama» nella materia;
tra i due esperti di chiara fama, il commissario provvedeva alla nomina dell’ingegner Pietro Moretti: dal
relativo curriculum, tuttavia, si evince che le pertinenti esperienze professionali dell’ingegner Moretti sono
quasi esclusivamente concentrate su iniziative in Campania svolte dalla società FIBE, in qualche caso al
centro di inchieste giudiziarie per presunti illeciti ambientali;
con ordinanza del 19 giugno 2008, il Presidente del Consiglio dei ministri, «tenuto conto degli addebiti di
natura penale a carico dei rappresentanti delle società FIBE spa e FIBE Campania spa, già affidatarie del
servizio di smaltimento rifiuti nella Regione Campania», provvedeva al trasferimento delle relative
competenze alle province della regione;
il prefetto, tuttavia, non ha ritenuto di attenersi ad analoghe considerazioni di opportunità, e ha nominato,
quale esperto di fiducia, uno dei tecnici che avevano prestato attività professionale proprio nell’ambito delle
iniziative in Campania richiamate nella citata ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri;
con provvedimento del 2 dicembre 2011, il prefetto incaricava la società CIDIEMME Engineering srl
dell’esecuzione di tutte le attività propedeutiche alla progettazione della discarica nel sito di Corcolle, l’altro
sito individuato insieme a Riano;
le attività commissionate alla CIDIEMME Engineering srl comportano anche indagini e valutazioni tecniche
suscettibili di confermare l’idoneità del sito;
risulta, tuttavia, che l’ingegner Moretti sia uno dei soci della CIDIEMME Engineering srl, con la conseguenza
che lo stesso ingegner Moretti, che aveva convalidato l’idoneità del sito di Corcolle, è ora chiamato,
attraverso la propria società, a svolgere le indagini tecniche che dovrebbero confermare le proprie
precedenti valutazioni;
risulta infatti dalla mozione approvata il 22 febbraio 2012 dal consiglio superiore dei beni culturali e
paesaggistici che la discarica che dovrebbe essere realizzata in località Corcolle San Vittorino, che
costituisce un patrimonio culturale e paesaggistico a valenza universale, annoverato tra i siti dell’Unesco si
trova infatti all’interno di una zona in cui sussistono due vincoli archeologici ai sensi del decreto-legge n. 42
del 2004 già legge n. 1089 del 1939, a protezione dell’area di Villa Adriana e della Necropoli di Corcolle, in
quanto la zona è tutta estremamente ricca di presenze storiche ed archeologiche; è oggetto di vincoli
paesaggistici, in quanto l’area della cava e quella circostante ricade nel reticolo idrografico del sottobacino
Aniene, è interessata dal passaggio di numerosi corsi d’acqua pubblica ed interferisce con aree boschive;
con riguardo a Riano, il prefetto, in data 20 dicembre 2011, demandava le attività di progettazione e le
connesse verifiche tecniche al provveditorato OO.PP. per il Lazio, che le ha, a sua volta, demandate a
SOGESID spa, società pubblica che opera quale soggetto strumentale del Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare. Quest’ultima, all’esito di una procedura ristretta chiusa in tre giorni lavorativi,
le ha affidate a Tecnoin spa, società di Napoli che aveva già condotto le indagini nel sito campano di
Chiaiano, ora chiuso per disastro ambientale e sul quale gli organi di informazione riferiscono di indagini
della magistratura per infiltrazioni camorristiche. Da notizie stampa si apprende inoltre che la stessa società
Tecnoin risulta indagata per illeciti nella discarica di Pianura in Campania -:
se il Governo sia a conoscenza dell’apertura di una inchiesta della, procura di Roma sull’individuazione del
sito di Riano, dalla quale risulterebbero gravi irregolarità di rilievo penale nella valutazione dei dati che hanno
condotto a ritenere idoneo detto sito;
se il Governo sia a conoscenza del fatto che le attività propedeutiche alla progettazione sul sito di Corcolle
siano state affidate a una società, CIDIEMME Engenireeng srl, che fa capo alla stessa persona fisica,
l’ingegner Pietro Moretti, che aveva svolto le verifiche sull’idoneità del sito, annoverato tra l’altro tra i siti
dell’Unesco;
seil Governo sia a conoscenza del fatto che Sogesid spa, società strumentale del Ministero, ha affidato le
indagini tecniche sul sito di Riano alla Tecnoin spa, società di Napoli che aveva a suo tempo condotto le
verifiche tecniche sul sito di Chiaiano, da cui sono derivati i ben noti disastri ambientali;
se il Governo non intenda chiedere al commissario delegato per il superamento dell’emergenza ambientale
nel territorio della provincia di Roma, in relazione all’imminente chiusura della discarica di Malagrotta ed alla
conseguente necessità di realizzare un sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti con la massima urgenza,
adeguate garanzie sull’iter e sulle competenze tecniche impiegate nelle verifiche a Riano e Corcolle,
all’occorrenza assumendo le necessarie iniziative per la revoca degli incarichi già conferiti e avendo cura che
per le attività prodromiche alla progettazione eventuale dei siti di Riano e Corcolle vengano impiegati
professionisti e società non coinvolti in negative esperienze che hanno caratterizzato il percorso
amministrativo di altri siti in altre regioni, tra cui la Campania, ed oggetto di indagini penali;
se il Ministro per i beni e le attività culturali non intenda intraprendere misure urgenti per evitare danni
irreparabili al sito di Corcolle, in relazione ai vincoli paesaggistici e archeologici ivi esistenti e al sito di Riano
che risulta inserito in un’area che dal piano territoriale paesaggistico regionale è stata già definita a rischio
paesistico.
(2-01395)
«Ferranti, Bratti, Gasbarra, Fioroni, Amici, Argentin, Carella, Coscia, Meta, Morassut, Pompili, Realacci,
Rugghia, Sposetti, Tidei, Villecco Calipari, Bellanova, Benamati, Braga, Capano, Marco Carra, Cavallaro,
Cilluffo, Concia, D’antona, Garavini, Losacco, Lolli, Marchi, Margiotta, Mariani, Pierdomenico Martino, Melis,
Pedoto, Picierno, Rossomando, Samperi, Tenaglia».
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