Pubblichiamo la lettera inviata al magazine “IL NUOVO” dove gli Assessori Giuseppe Spanu e Nicola Tatulli rispondono ai Consiglieri di minoranza Cantoni e Vetrani.
Spett. redazione de “ Il Nuovo”,
nel numero di maggio è stata pubblicata una lettera a firma dei Consiglieri di minoranza del Comune di Riano, Cantoni e Vetrani, che dopo aver criticato il modo con cui il Vostro giornale ha trattato la vicenda relativa all’alluvioni e alle frane che hanno colpito il nostro Comune, nel subdolo intento di allontanare i sospetti e le eventuali responsabilità delle scelte relative ai permessi di costruire in zone a rischio, hanno tentato maldestramente di alludere che tutti coloro i quali hanno governato il paese nel corso degli anni sono tutti ugualmente responsabili.
Per fare ciò, criticando la supposta parzialità del vostro giornale, hanno riportato un lungo elenco di delibere, partendo dal 1988, per dimostrare che le suddette scelte sono da imputare ai molti amministratori (di vario colore politico) che hanno amministrato nel tempo Riano, evidenziando con sottolineature ad hoc i periodi di tempo e gli Amministratori di sinistra che si sono succeduti.
Per un’operazione d’igiene politica, onestà intellettuale e per individuare seriamente e serenamente le responsabilità occorre innanzitutto precisare che: la “sinistra” ha governato, escludendo l’attuale Consigliatura, nei periodi 1990/92 e 2001/2006; non ha mai espresso il Sindaco (sempre escludendo l’attuale Consigliatura); ha espresso l’Assessore all’Urbanistica solo nel periodo 1990/92.
Quando nel 1990 la maggioranza composta da consiglieri indipendenti e di sinistra vinse le elezioni, dopo un egemonia democristiana trentennale, tra le tante problematiche (mancanza d’acqua, un devastante incendio, ecc.), si trovò nella necessità di annullare la delibera approvata il 15.3.1990 ( Sindaco Elvezio Bocci, D.C. ) sulle osservazioni presentate al Piano Regolatore e affidare all’Ing. Castellani la revisione del Piano già predisposto e adottato per adeguarlo alle richieste avanzate dalla Regione Lazio.
Il Piano revisionato venne consegnato al Comune il 20 luglio 1992 nel bel mezzo di una crisi politica che aveva portato, tre giorni prima, l’allora Sindaco Capannolo a rassegnare le dimissioni in seno al Consiglio Comunale, che venne sciolto il 15 settembre 1992. Anche chi è a digiuno di cose amministrative sa bene che, con le dimissioni di un Sindaco, ogni attività decade automaticamente e che non si discute più di altro… Con la nomina del Commissario Straordinario tutti i partiti politici e le associazioni locali iniziarono a premere affinché il piano fosse approvato, per dotare Riano di una strumento urbanistico adeguato. Al riguardo, la nota con cui l’Assessore regionale all’Urbanistica sollecitò il Comune di Riano ad adottare il P.R.G., prevedendo in caso di inottemperanza l’adozione di intervento sostitutivi, va letta in questa direzione.
Per rispondere alle sollecitazioni dei partiti politici del tempo e dell’Assessore regionale suddetto, il Commissario comunicò al CO.RE.CO. che l’Ufficio Tecnico Comunale aveva provveduto ad esaminare il PRG depositato in segreteria il 20 luglio 1992, constatando l’omissione nelle tavole numeri 15 e 17 dell’indicazione dei vincoli di cui al P.T.P. n.4 ( Piano Territoriale Paesistico Regionale n.4 – Valle del Tevere ). Probabilmente i primi che videro il nuovo P.R.G. sono stati i tecnici comunali! Tirare in ballo, come fanno i Consiglieri Cantoni e Vetrani, l’allora Assessore Carlo Faloci, che nel periodo 1990/92 era Delegato all’Urbanistica, non solo è un atto di disonestà ma è anche sbagliato sostanzialmente. Cosi facendo non si fanno emergere le responsabilità di coloro i quali hanno effettivamente deciso gli indici di edificabilità anomali in determinate aree del paese…
Dopo la fase commissariale, il 6 giugno 1993, venne eletto Sindaco Orlando Cicinelli (D.C.), a capo di una coalizione di centrodestra. In quel periodo fu incaricato l’Arch. Sciarrini con il compito di redigere la variante speciale al P.R.G. per l’abusivismo edilizio e per la salvaguardia. Le elezioni successive furono vinte di nuovo dal centro-destra (Sindaco Caldarelli, DC ). Nel 1999 alla fine della Consigliatura comunale, la Giunta regionale del Lazio approvò il P.R.G. e i suoi allegati.
Da questo sintetico racconto emerge con chiarezza che le scelte – quelle vere! – sono state fatte nel periodo di governo di centro-destra, dove gli attuali Consiglieri di minoranza Cantoni e, soprattutto, Vetrani, hanno avuto un ruolo importante. La sinistra, all’opposizione, è stata sempre tenuta fuori dalle decisioni, tant’è che in fase di votazione nel Consiglio Comunale del 28 dicembre 2000 sull’adozione della Variante Generale di Adeguamento del P.R.G. i Consiglieri Faloci e Di Marco votarono contro, motivando tale voto con il mancato coinvolgimento nelle fasi di discussione, approvazione e stesura del Piano, costringendoli a presentare ‘osservazioni’ come meri cittadini.
Con le elezioni del 2001 avvenne il cambio della maggioranza: vinse il centro-sinistra (Sindaco sempre Caldarelli). Con il Piano Regolatore approvato furono presentate le richieste a costruire. La Commissione Edilizia le discusse e le approvò. Le richieste rispettavano le indicazioni previste all’interno del Piano. In quella fase si rende evidente che le anomalie inserite (a Vigna del Piano) determinano tutte quelle costruzioni.
Cosa c’entrano le idee politiche dei proprietari dei terreni, scomodate dai Consiglieri Cantoni e Vetrani, non si capisce. Le scelte e gli indici di fabbricabilità sono stati decisi da chi amministrava il Comune di Riano.
Lanciare dubbi o affibbiare parentele serve soltanto a gettare, volutamente, fumo per nascondere le responsabilità di chi quelle scelte invece le ha fatte davvero.
La Commissione Speciale su quanto accaduto a Riano il 31 gennaio scorso, deliberata il 25 febbraio, partiva proprio da queste considerazioni. Ci sono state eventuali responsabilità, negligenze, scelte sbagliate che hanno causate tale disastro? Il lavoro di una siffatta Commissione poteva e doveva aiutare a fare chiarezza! Doveva essere sicuramente un momento di analisi e di riflessione, oltre che di ammonimento, affinché in vista delle nuove indicazioni urbanistiche venisse salvaguardata la sicurezza ed evitare così che eventi eccezionali creino in futuro nuovi disagi ai cittadini. In questa ottica era stato inserito il nuovo Piano Urbanistico Comunale Generale e le scelte da fare. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante coinvolgere nella stesure delle indicazioni del nuovo Piano Regolatore la minoranza, al contrario delle Amministrazioni precedenti, consegnando loro copia del testo e delle indicazioni date ai tecnici che hanno elaborato il Documento Programmatico prima dell’approvazione in Consiglio Comunale.
In conclusione, vogliamo ringraziare tutti coloro che nei drammatici momenti successivi al 31 gennaio si sono messi a disposizione, con il loro tempo e con la loro professionalità, permettendo al Sindaco e all’Amministrazione, in quei momenti difficili di fare scelte oculate e non semplici (in primis, far uscire di casa le persone in pericolo).
Cordiali saluti
Giuseppe Spanu
Assessore all’Urbanistica
Nicola Tatulli
Assessore ai Lavori Pubblici