“Quote rosa”

0b+S3SQCR75vFOHbDJDVONdag-di Roberta Sorbo

11 marzo 2014, i tre emendamenti sull’ alternanza di genere sono stati bocciati. Il Governo, non avendo trovato un accordo su questo tema, ha deciso di rimettere la decisione al voto dell’Aula. Cosa buona e giusta ma perché a scrutinio segreto? Perché lo scrutinio segreto garantisce la “libertà” di voto di alcuni “fedelissimi”, ovvio. Non voglio entrare nel merito delle votazioni all’interno degli altri partiti e movimenti ma in quelle del mio partito si. Vorrei fare una premessa però. Ho sempre considerato le “quote rosa” una scelta sessista, in un paese avanzato non dovrebbero essere necessarie leggi che obblighino la scelta di genere, ma piuttosto scelte di merito, evidentemente l’Italia non è un paese culturalmente avanzato. Finché le donne saranno trattate come una specie da proteggere non cambierà nulla, non cambierà la considerazione che la società ha della donna. Smettiamola anche noi donne di farci trattare come una comunità in via di estinzione! Non riesco a capire come una deputata possa sentirsi soddisfatta di una legge elettorale che obbliga l’elettorato a scegliere una donna per il suo sesso e non per le sue qualità. La vera battaglia democratica sarebbe invece dovuta scaturire dalla scelta delle liste bloccate, decisamente anti-democratiche visto che i candidati, imposti in maniera autoritaria dai partiti, sono eletti nell’ordine in cui vengono presentati e non in base alle preferenze. Questa è la vera battaglia culturale che le nostre deputate avrebbero dovuto fare e non accontentarsi del fatto che nelle liste elettorali ci siano candidati per metà di un sesso e per metà dell’altro. Che razza di traguardo è questo? Ma torniamo alla votazione di ieri. La domanda che mi sono posta è questa: i “fedelissimi” che hanno bocciato gli emendamenti, uomini o donne che siano, l’hanno fatto nel nome di una battaglia culturale o nel nome di un accordo da rispettare con il Cavaliere e portare a casa un “successo” di Renzi? Ho paura che la seconda ipotesi sia la più veritiera, che amarezza…

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Una reazione a “Quote rosa”

  1. gianfranco gambellini ha scritto:

    Condivido pienamente il contenuto del tuo articolo.
    Ogni commento sarebbe superfluo.
    gianfranco

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