Rinvio ricorso del TAR al 25 gennaio 2012

Il Tar del Lazio vuole vederci chiaro e ha stabilito di dover raccogliere elementi istruttori aggiuntivi per procedere all´esame dei ricorsi presentati del Comune di Riano e dai cittadini che hanno impugnato il decreto governativo, quelli della Regione Lazio e quelli del Commissario straordinario emessi per l´ “emergenza rifiuti” a Roma. Si tratta di una decisione che rivela la necessità, da parte del tribunale, di capire, ad esempio, come possa conciliarsi l´esistenza di una falda acquifera a Quadro Alto con lo sversamento dei rifiuti. E come gli eventuali, imponenti, lavori di preparazione possano conciliarsi con una situazione definita di emergenza, che sola giustifica il processo messo in moto dai decreti. Poi, dovrà essere chiarito come sarà possibile conferire solo rifiuti trattati, mentre la stessa emergenza di Malagrotta è determinata dalla impossibilità con gli attuali impianti di trattare tutti i rifiuti che vengono prodotti. C´è poi il problema della viabilità sulla … Continua a leggere

Esposto alla Procura della Repubblica

Chiunque fosse intenzionato può presentare il seguente esposto alla procura della repubblica, Viale Nicolò Arnaldi, 19 – 00019 TIVOLI Sarebbe opportuno inoltrarlo per conoscenza anche a: – Presidente pro-tempore Regione Lazio – Via C. Colombo 212, 00145 ROMA – Sindaco pro-tempore Roma Capitale – P.zza del Campidoglio 1, 00186 ROMA – Presidente pro-tempore Provincia di Roma – Via IV Novembre 119/a, 00187 ROMA – Prefetto di Roma – Commissario delegato ex OPCM 3963/2011 – Via IV Novembre 119/a, 00187 ROMA Buona fortuna a tutti Fabrizio Paramucchi

Si continua a tergiversare?

Il lavoro dei consiglieri regionali impegnati nella commissione Ambiente sul piano regionale rifiuti fanno ci fa pensare a quello dei marinai impegnati a chiudere le sedie a sdraio mentre il Titanic affondava. Per carità, prevedere campagne di sensibilizzazione finalizzate a riduzione, riuso e massimo riciclo dei rifiuti è utile. Così come prevedere che la Regione, gli enti locali, gli enti dipendenti e le società a prevalente capitale pubblico promuovano l’uso di materiali riusabili nelle mense, la raccolta differenziata e quella dei prodotti esauribili dell’informatica. Non vogliamo neppure sottovalutare la differenziazione, nelle scuole, delle frazioni secche e umide, compreso il compostaggio né che si dia il via libera alla pubblicizzazione annuale per ogni comune e provincia della produzione totale e di quella pro-capite di rifiuti solidi urbani. Tutto lodevole, ci mancherebbe, ma la “ciccia” dov´è?