Interrogazione parlamentare presentata da Andrea Sarubbi (PD)

Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-14620
presentata da
ANDREA SARUBBI
martedì 24 gennaio 2012, seduta n.575
SARUBBI. – Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

– Per sapere – premesso che:
la direttiva europea 2008/98CE, recepita dal decreto legislativo n. 205 del 2010, indica con chiarezza le priorità e la gerarchia nella gestione dei rifiuti: superamento delle discariche, riduzione e riutilizzo dei materiali attraverso un forte potenziamento della raccolta differenziata, impianti per il trattamento industriale, recupero di energia e utilizzo residuale della discarica; architrave di questo processo è il raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata nelle città italiane che la legge indicava nel 65 per cento entro il 2011. Pochi tuttavia sono risultati gli enti locali in grado di raggiungere tale cifra. Particolarmente grave è la situazione della città di Roma dove tale percentuale è ferma al 24 per cento tanto da dover chiedere alla regione Lazio una proroga fino al 2014 e da abbassare al 35 per cento l’obiettivo di differenziata sul totale; pur avendo ricevuto dalla regione oltre 40 milioni di euro per incrementare la raccolta differenziata, negli ultimi due anni il comune di Roma ha visto di fatto interrompersi il processo verso una gestione  europea dei rifiuti. Le risorse sono state spese, ma il trend attuale porta a stimare in circa venti anni il tempo necessario per il conseguimento degli obiettivi posti dalla legge;
una larga parte della raccolta differenziata, inoltre, non riesce ad essere smaltita nelle strutture di via di Rocca Cencia e via Salaria, destinate al recupero materiali; nonostante l’AMA lo neghi, accade che carta, vetro, plastica e materiali ferrosi, vengano sversati nella discarica di Malagrotta, come documentato dalla trasmissione “Presa diretta” andata in onda su Rai 3 il 22 gennaio 2012; all’interrogante appare grave l’inefficienza degli enti locali interessati (comune di Roma e regione Lazio), e non sembra adeguato rispetto alle direttive europee e alle leggi italiane, il piano rifiuti approvato nel mese di gennaio dalla regione Lazio, che, ad avviso dell’interrogante, presenta il rischio che si incorra in ulteriori
infrazioni -: se il Ministro interrogato non intenda accertare e rendere pubblico l’ammontare esatto del materiale (vetro, carta, plastica, materiali ferrosi, sostanza organica) recuperato dalla raccolta differenziata e quello effettivamente riciclato in tutte le regioni italiane e nei comuni capoluogo nell’anno 2011; in particolare, se, alla luce della decisione del Consiglio dei ministri di mantenere lo stato di emergenza ambientale e della proroga dell’apertura fino al 30 giugno 2012 della discarica di Malagrotta decisa dal commissario per l’emergenza rifiuti nel Lazio, non intenda verificare l’esistenza di precise
responsabilità amministrative che abbiano causato la situazione evidenziata in premessa nel comune di Roma. (4-14620)

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