Bruno Ghetti, un uomo “di parte”, sempre a disposizione di tutti

Ieri pomeriggio ci ha lasciati Bruno Ghetti dopo una lunga e dolorosa malattia. Bruno era una colonna portante del nostro Partito, della nostra comunità, del nostro paese. Un uomo che non indietreggiava mai di fronte alle ingiustizie, alle disparità. Sempre disponibile per tutti coloro fossero in reale difficoltà. È stato Vice Sindaco dal 2001 al 2006 ma questa è stata solo una tappa della sua intensa vita di sindacalista, militante e dirigente politico nel PCI prima e nel PD ora. Bruno aveva moltissime doti, ma forse quella più caratteristica era quella dell’impegno. Bruno c’era, sempre! In ogni iniziativa, dal volantinaggio alle campagne elettorali, dalla Festa de l’Unità (che era il “suo” giornale”) alle assemblee, alle manifestazioni. Anche nella malattia ha lottato come un leone per anni, con la convinzione di poter vincere anche questa battaglia. Purtroppo, questa volta ha trovato “il peggio padrone” (come avrebbe detto lui da sindacalista) che l’ha sopraffatto….

Per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo nella propria vita è stato un esempio di vita, di stile e rigore morale. Ti piangiamo Bruno, sapendo che il tuo ricordo è una traccia indelebile nelle persone che ti hanno voluto bene. Purtroppo non sarà possibile salutarti come meriti e allora ci prendiamo l’impegno di farlo non appena sarà possibile!

Ciao Bruno, Compagno di mille battaglie….
Ti lasciamo sulle note della “tua” canzone

Ciao Bruno!

BRUNO GHETTI, UN UOMO 'DI PARTE', SEMPRE A DISPOSIZIONE DI TUTTI Ieri pomeriggio ci ha lasciati Bruno Ghetti dopo una lunga e dolorosa malattia. Bruno era una colonna portante del nostro Partito, della nostra comunità, del nostro paese. Un uomo che non indietreggiava mai di fronte alle ingiustizie, alle disparità. Sempre disponibile per tutti coloro fossero in reale difficoltà. È stato Vice Sindaco dal 2001 al 2006 ma questa è stata solo una tappa della sua intensa vita di sindacalista, militante e dirigente politico nel PCI prima e nel PD ora.Bruno aveva moltissime doti, ma forse quella più caratteristica era quella dell'impegno. Bruno c'era, sempre! In ogni iniziativa, dal volantinaggio alle campagne elettorali, dalla Festa de l'Unità (che era il "suo" giornale") alle assemblee, alle manifestazioni. Anche nella malattia ha lottato come un leone per anni, con la convinzione di poter vincere anche questa battaglia. Purtroppo, questa volta ha trovato "il peggio padrone" (come avrebbe detto lui da sindacalista) che l'ha sopraffatto…. Per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo nella propria vita è stato un esempio di vita, di stile e rigore morale. Ti piangiamo Bruno, sapendo che il tuo ricordo è una traccia indelebile nelle persone che ti hanno voluto bene. Purtroppo non sarà possibile salutarti come meriti e allora ci prendiamo l'impegno di farlo non appena sarà possibile!Ciao Bruno, Compagno di mille battaglie…. Ti lasciamo sulle note della "tua" canzone:

Pubblicato da Partito Democratico Riano su Sabato 4 aprile 2020

“O cara moglie, stasera ti prego, dì a mio figlio che vada a dormire, perché le cose che io ho da dire non sono cose che deve sentir.
Proprio stamane là sul lavoro, con il sorriso del caposezione, mi è arrivata la liquidazion, m’han licenziato senza pietà.
E la ragione è perché ho scioperato per la difesa dei nostri diritti, per la difesa del mio sindacato, del mio lavoro, della libertà.
Quando la lotta è di tutti per tutti il tuo padrone, vedrai, cederà ; se invece vince è perché i crumiri gli dan la forza che lui non ha.
Questo si è visto davanti ai cancelli: noi si chiamava i compagni alla lotta, ecco: il padrone fa un cenno, una mossa, e un dopo l’altro cominciano a entrar.
O cara moglie, dovevi vederli venir avanti curvati e piegati; e noi gridare: crumiri, venduti! e loro dritti senza piegar.
Quei poveretti facevano pena ma dietro loro, la sul portone, rideva allegro il porco padrone: l’ho maledetto senza pietà.
O cara moglie, prima ho sbagliato, dì a mio figlio che venga a sentire, ché ha da capire che cosa vuol dire lottare per la libertà ché ha da capire che cosa vuol dire lottare per la libertà”.

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