Dubbi nell’UDC

Con una lettera aperta la sezione dell´Udc di Riano pone a tutti una domanda. Chi vuole la discarica a Quadro Alto?
La risposta è fin troppo semplice: la maggioranza regionale di centrodestra, sostenuta dall´Udc.
Molto più interessante è chiedersi il “perché”. Perché la Giunta Polverini non ha scelto di uscire dall´esperienza di Malagrotta con una nuova politica di gestione dei rifiuti basata sulla loro riduzione, sul riciclo e sul riuso? Perché non ha approfittato di questa opportunità per quel cambiamento epocale che tutti i cittadini vorrebbero?

Qui la questione è politica. Quella peggiore però.
Il centrodestra vuole utilizzare la chiusura di Malagrotta solo per cambiare il soggetto gestore del ciclo industriale dei rifiuti, cioè sostituire Manlio Cerrone o almeno limitarne il potere.

Ma con chi? Qualcuno azzarda il nome di Acea, che poi vuol dire gruppo Caltagirone, primo costruttore capitolino, azionista molto influente della società pubblica, anche se con appena il 7,5 per cento del capitale, editore del Messaggero, del Mattino di Napoli e di altri quotidiani in giro per l´Italia, e infine, faccenda per niente secondaria, suocero del leader dell´Udc, Pier Ferdinando Casini.
Di certo i prossimi tre mesi saranno decisivi: non solo dovrà essere trovata una soluzione per la discarica, ma c’è anche l´obbligo imposto al Comune di Roma, dalla manovra del Governo Berlusconi del 13 agosto scorso, di cedere parte delle quote di Ama, il gestore della raccolta di rifiuti nella capitale.

Ama e Acea da tempo hanno sviluppato delle partnership proprio nel settore ambientale con le società di Cerroni. Una cordata pronta ad allearsi con il capitalismo romano vicino alla destra, sapendo benissimo quanto poi conta avere in mano il ricchissimo affare dei rifiuti. Il 17 novembre scorso, intanto, si è costituito il nuovo soggetto regionale – per ora completamente pubblico – che acquisirà gli impianti delle società di Colleferro, commissariate dal 2007. Si chiama Lazio Ambiente, una creatura completamente gestita dal gruppo di Renata Polverini. Come entrerà nel gioco pericoloso dei rifiuti è solo l’ultima delle tante incognite, in attesa dell’emergenza.

E´ di fronte a questo magma di interessi si sono trovati i cittadini di Riano e di tutto il Lazio. Se le cose non sono filate via lisce per lor signori è solo grazie alla caparbietà dei cittadini, delle associazioni, di tutti i partiti locali e, non ultima, dell´Amministrazione Ricceri. Sappiamo che la nostra lotta per la salute, l´ambiente, il lavoro non è finita e che, anzi, i mesi che ci aspettano richiederanno grande attenzione ed impegno.

Solo uniti possiamo sperare di sconfiggere scelte folli e, evidentemente, molto lucrose.
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